Velocista e saltatrice in lungo statunitense. Prima di approdare all'atletica,
la
J. praticò il basket, entrando nel 1993 nella squadra dell'università
della North Carolina con la quale si aggiudicò il Campionato NCAA del 1994.
Dal 1997 si concentrò unicamente sull'atletica: nel 1997 diventò campionessa del
mondo nei 100 m ad Atene; nel 1998 vinse 35 delle 36 finali in cui gareggiò;
nel 1999, ai Campionati mondiali di Siviglia, ottenne l'oro nei 100 m e il
bronzo nel salto in lungo. Atleta dell'anno nel 1997, nel 1998 e nel 2000,
vincitrice del premio Jesse Owens (1999), nelle Olimpiadi del 2000 conquistò
tre ori (100 m, 200 m, 4x400 m) e due bronzi (salto in lungo e staffetta 4x100 m) e
ai Mondiali di Edmonton del 2001 si aggiudicò un argento (100 m) e due ori (200 m e
staffetta 4x100 m). Dal 2002 ebbe inizio la parabola discendente della
J.:
dopo aver saltato il 2003 in quanto reduce da maternità (ebbe un figlio dal
centometrista Tim Montgomery), nel 2004, insieme al compagno Montgomery, fu
accusata di aver fatto uso di sostanze dopanti nell'ambito dell'inchiesta sullo
scandalo della ditta farmaceutica Balco. Qualificatasi per le Olimpiadi del 2004
solamente nel salto in lungo, ad Atene rimase a secco di medaglie (n. Los Angeles
1975).